Nel nostro Paese, nonostante il lockdown, c’è una parte significativa del mondo produttivo che la mattina continua ad alzarsi per andare al lavoro. A dirlo è l’Istat, che ha analizzato la situazione alla fine del mese di marzo.

Sono però in prevalenza grandi realtà o servizi privati che afferiscono alla categoria dei lavori cosiddetti “essenziali”. E ciò avviene a prescindere dal fatto che le realtà produttive risultino formalmente chiuse, perché spesso si lavora a ranghi molto ridotti o in modalità smart working. Esiste poi, un’altra soluzione per “tirare avanti”, unita ad una buona dose di versatilità imprenditoriale, quella che spinge tanti imprenditori del comparto alimentare verso il commercio on line e le consegne a domicilio.

C’è infine la realtà più numerosa della nostra economia, quella delle piccole imprese e delle partite IVA, che si ritrova ora inattiva e con gravi problemi di liquidità, ed è assalita da mille incertezze sulla ventilata ripartenza. A queste aziende, eccellenze riconosciute del made in Italy, sta fornendo sostegno e supporti concreti Confartigianato attraverso il suo Sistema confederale e una vera e propria task force di professionalità specifiche, creata appositamente per l’emergenza.

«È indubbiamente uno dei momenti più critici della nostra storia – spiega Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – e per affrontarlo come Associazione abbiamo messo in campo la nostra “artiglieria pesante”: un’azione sindacale forte ed incisiva nel chiedere al Governo misure straordinariamente consistenti e rapide per le nostre imprese e un poderoso paniere di servizi di consulenza per alleggerire le incombenze necessarie all’accesso alle misure di sostegno. In gioco c’è la sopravvivenza di interi comparti produttivi e la strada per uscire dal tunnel dell’emergenza è ancora molto confusa».

Tra le tante perplessità che emergono in questo tempo “sospeso”, senza i consueti rumori del lavoro in progressione, una riguarda le tempistiche di applicazione del decreto “Cura Italia”, varato dal Governo per sostenere imprese e famiglie.

«In questo frangente non servono proclami, ma azioni veloci e concrete. – prosegue il presidente Crosetto – Non si può chiedere alle imprese di adattarsi ai tempi della nostra burocrazia. Confartigianato, proprio per supplire ai ritardi del settore pubblico, in soccorso dei lavoratori del comparto artigiano ha attivato il Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato (FSBA), costituito nel 2014 insieme alle altre Confederazioni degli artigiani e a tutte le maggiori organizzazioni sindacali dei lavoratori, attraverso il quale già entro la prima settimana di aprile è partita la liquidazione delle prestazioni di sostegno al reddito».

«Pur con gli uffici chiusi, – sottolinea ancora Crosetto – il personale di Confartigianato Cuneo, sia nelle sedi provinciale e zonali, sia in formula di smart working, sta continuando ad assistere con la massima professionalità le imprese associate nell’espletamento delle varie incombenze per l’accesso alle agevolazioni. Finora, grazie all’impegno dei nostri funzionari e dipendenti, sono già state evase oltre 3750 pratiche per la richiesta del bonus di 600 euro previsto dal decreto governativo. Inoltre, per quanto riguarda le misure in materia creditizia, oltre all’attività consolidata del nostro Confidi, è pienamente operativa al nostro interno l’Area di Assistenza al Credito e Finanza Agevolata come supporto per ogni esigenza delle imprese.

Mai come adesso, gli imprenditori hanno bisogno di un affiancamento professionalmente qualificato per la richiesta di moratoria dei finanziamenti in corso o per l’applicazione delle altre misure previste dal decreto “Cura Italia”. Essendo l’accesso al credito da sempre un problema per le PMI, abbiamo anche stipulato una convenzione con il Medio Credito Centrale che eroga finanziamenti con garanzia pubblica gratuita, a tutte le imprese, comprese le start-up, senza vincoli di apertura di un nuovo conto corrente bancario».

E attraverso l’utilizzo della tecnologia, Confartigianato Cuneo ha pensato anche a quelle imprese del settore alimentare che, pur chiuse, possono dirottare la loro produttività verso le ordinazioni on line e le eventuali consegne a domicilio. È stato creato sul portale, lanciato dall’Associazione lo scorso anno per promuovere il progetto dei Creatori di Eccellenza, lo spazio web “ScelgoArtigiano”, uno “shop-online” facilmente accessibile all’indirizzo http://creatoridieccellenza.it/scelgo-artigiano.
Attraverso un’interfaccia intuitiva, il consumatore può ricercare gli esercizi sulla base di categoria e parola chiave. Ogni azienda è presente con la sua pagina dove espone tutti i prodotti in vendita.
«Abbiamo ideato per i nostri associati una modalità interattiva agile e innovativa – puntualizza Crosetto – in grado di aiutare tutte le imprese, anche quelle più piccole che non hanno ancora un sito internet o non dispongono di un e-commerce, a raggiungere i propri clienti e vendere i propri prodotti. In tal modo, si è cercato di orientare i nostri artigiani e piccoli imprenditori verso la futura “ripartenza”. Seguendo le nuove disposizioni che regolamentano gli accessi agli esercizi e ai negozi, questo shop online permette di evitare code e assembramenti».

Ci sono poi, le tante imprese artigiane dei cosiddetti “Servizi alla persona”, dall’acconciatura all’estetica, che in questo momento sono in stallo, e per le quali le regole di distanziamento sociale determineranno alla riapertura un mutamento sostanziale nell’operatività. Anche per loro Confartigianato, dopo un confronto costruttivo con i rappresentanti della categoria, sta approntando un facile sistema digitale (app), sul quale i clienti potranno agevolmente prenotare le prestazioni.

«Insomma, – conclude Crosetto – abbiamo iniziato fin da subito a rimboccarci le maniche e a lavorare per dare impulso al nostro sistema economico locale e al nostro territorio e per affrontare insieme il tempo di una nuova ripresa».

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